Parco Archeologico di Monte Sirai

L’ampio Parco Archeologico di Monte Sirai, particolarmente panoramico sul meraviglioso paesaggio del Sulcis e dell’arcipelago, è un’istantanea unica del periodo fenicio e punico, con l’abitato alto, le necropoli, i templi, il tofet.
40 siti dal Neolitico all’età punica
Monte Sirai

Monte Sirai è un Parco Archeologico di eccellenza che domina uno straordinario paesaggio dal suo altopiano: un comprensorio archeologico di almeno 40 siti, sorti a partire dal Neolitico fino alla fine dell’età punica. Intorno al pianoro sorgono anche altri siti, alcuni di eccezionale interesse, come il Nuraghe Sirai, in parte collegati fra loro da tratti residui dell’antica Via Sulcitana. 

La sua posizione strategica, fra mare e terra, dominante sull’importante asse viario e sull’accesso ai giacimenti minerari, spiega la sua fondazione da parte dei fenici e la sua ristrutturazione da parte dei cartaginesi, che hanno dato a Monte Sirai l’impronta storica più marcata.   
Fondato verso la metà dell’VIII sec. a.C., l’insediamento fenicio crebbe nell’ultimo quarto del secolo successivo. In età punica fu certamente un centro in espansione, almeno dal IV sec. a.C. in poi; l’ultima pianificazione risale a un momento poco antecedente alla prima guerra punica (264-241 a. C.). Al principio della dominazione romana della Sardegna (dal 238 a.C.), Monte Sirai rimase un centro punico: i nuovi centri romani si trovano infatti a valle, intorno al pianoro e nell’area dell’attuale città di Carbonia. 

L’insediamento comprende tre grandi settori: l’abitato, le necropoli e il tofet.
Splendido il panorama che si gode dall’altopiano Monte Sirai: affacciato sul Golfo di Palmas, permette di scorgere uno scenario fantastico dominato dalle isole di Sant’Antioco e San Pietro, contornato da isolette minori (il Toro, la Vacca, il Vitello e l’Isola Piana) e dalle dune di Porto Pino.

Abitato, necropoli ed aree sacre
Cosa vedere

1) L’abitato
La visita inizia con l’abitato alto, chiuso sul lato settentrionale da fortificazioni: come l’intera area abitativa in luce, risalgono alla più tarda fase punica (III sec. a.C.). Attraverso la porta Nord entrerai nell’unico spazio pubblico, una piccola piazza dominata dal tempio di Astarte, che costituiva di certo il cuore del centro e della comunità.
La maggior parte delle abitazioni ha una planimetria a vani affiancati. Tra queste si incontra la casa “del lucernario di talco” (fine VII - II sec. a.C.).
Ad un gruppo di famiglie dominanti appartenevano, probabilmente, le più articolate case a corte, come la cosiddetta “casa Fantar”, che sorge infatti nelle immediate adiacenze del tempio.

2) Le necropoli
Diverse aree funerarie sono state individuate e indagate, all’esterno dell’abitato. Verso Nord, incontrerai la prima delle necropoli, quella fenicia: un’ampia area di tombe a incinerazione scavate nella roccia tufacea o nella terra, coperte da lastrine di pietra.
Affascinanti sono le aree funerarie di età punica: in particolare la necropoli ipogeica, composta di 13 tombe familiari sotterranee, con gli spazi interni scanditi da sarcofagi, pilastri e nicchie per i corredi. Si possono inoltre visitare la necropoli infantile (con sepolture in anfora) e un’area funeraria scoperta di recente, composta di tombe singole in fossa.

3) Il tofet
A Nord-Ovest delle necropoli sorge il tofet, un particolare santuario cimiteriale, oggetto di vivo dibattito e dedicato ai bambini nati morti o defunti in tenera età, prima di essere integrati nella comunità dei vivi.
La sua costruzione risale al periodo punico (IV sec. a.C.).
Le urne (comuni pentole) contenenti le ceneri dei piccoli defunti venivano deposte in un’area a cielo aperto, davanti ad un tempietto accessibile da una scalinata. Il santuario ha restituito anche numerosi piccoli monumenti in forma di stele che raffigurano soprattutto divinità maschili e femminili: ti consigliamo perciò la visita al Museo Archeologico Villa Sulcis, dove troverai la ricostruzione di una parte del tofet nella sala 3, dedicata ai ritrovamenti di Monte Sirai.

Fa parte dello stesso Parco Archeologico anche il

4) Nuraghe Sirai
L’area archeologica, attualmente visitabile solo in occasione di eventi dedicati, comprende la straordinaria fortezza del Nuraghe Sirai (625-550 a.C. ca.) e l’omonimo Nuraghe (XIV-IX secolo a.C.), inglobato al suo interno. Scopri i dettagli >

Orari

ORARI PASQUA e PASQUETTA 2024:

30 e 31 marzo (Pasqua): 9-14
1 aprile (Pasquetta): 9-13/15-19
2 aprile: chiuso per riposo settimanale a seguito dell'apertura straordinaria del lunedì di Pasquetta

Orari primaverili validi dal 3 aprile 2024:

da martedì a venerdì: 9-19
sabato e domenica: 9-13/15-19
lunedì chiuso se non festivo

Si consiglia la prenotazione soprattutto nei fine settimana

Biglietti

intero 6 euro

ridotto 5 euro (da 6 a 12 anni, scolaresche, oltre 65 anni, gruppi oltre 25 persone, titolari Carta Giovani)

gratuito bambini sotto 6 anni, disabili, accompagnatori, Soprintendenza, membri ICOM

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Contatti

Località Sirai - SS126 km 17

📱 +39 345 755 9751

☎️ +39 0781 188 8256

📩 museicarbonia@gmail.com

Parco Archeologico di Monte Sirai / Foto S. A. Manca, su conc. MiBACT

Parco Archeologico di Monte Sirai / Foto S. A. Manca, su conc. MiBACT